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Feste e Ricorrenze
    la Festa della Repubblica Italiana a cura di Francesco Mian   Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, Monarchia o Repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del Fascismo; ...
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la Festa della Repubblica Italiana
a cura di Francesco Mian
 
Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, Monarchia o Repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del Fascismo; dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava Repubblica e i Monarchi di casa Savoia venivano esiliati.
Il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio Statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).
In tutto il mondo le ambasciate italiane tengono un festeggiamento cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante; da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica Italiana gli auguri degli altri capi di Stato e speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia. Prima della fondazione della Repubblica, la Festa Nazionale italiana era la prima domenica di giugno, Festa dello Statuto Albertino.
Con la legge 5 marzo 1977, n.54, soprattutto a causa della congiuntura economica sfavorevole, la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica di giugno; solamente nel 2001 su impulso dell'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato, con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno, che quindi tornò ad essere un giorno festivo.
 
Note da Wikipedia
altre notizie da ilpost
 
La Festa della Repubblica italiana si tiene il 2 giugno in ricordo del referendum attraverso il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani scelsero la forma istituzionale dello Stato tra Repubblica e Monarchia.
I risultati ufficiali di quella consultazione, per la prima volta nella storia italiana a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno: 12.718.641 di italiani avevano votato a favore della Repubblica, 10.718.502 a favore della Monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla; alla luce di questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.
Nel nord Italia la Repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la Monarchia contro neppure 250 mila per la Repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la Monarchia furono più di quelli per la Repubblica, di poco (circa 30 mila schede).
La festa della Repubblica venne celebrata ufficialmente per la prima volta nel 1948 e si festeggiò il 2 giugno fino al 1977, quando a causa della crisi economica fu stabilito che venisse festeggiata ogni anno la prima domenica di giugno (nell’anno precedente, il 1976, la tradizionale parata militare fu annullata a causa del violento terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia il 6 maggio e che provocò quasi 1000 morti). Il 2 giugno come giorno di festa nazionale fu poi ristabilito, insieme alle celebrazioni, dal secondo governo Amato con una legge del novembre 2000, grazie anche all’iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il cerimoniale ufficiale prevede la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica, e la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.